Tornareccio vive immerso in un territorio ricco di storia, cultura e bellezze naturalistiche. A soli 7 chilometri, in direzione Val di Sangro, c’è Atessa, scrigno di bellezze architettoniche e culturali: numerose le chiese, a partire dalla cattedrale di San Leucio, in stile barocco, con al suo interno anche un prezioso ostensorio del grande orafo Nicola da Guardiagrele. Da non perdere il teatro comunale, intitolato al maestro Antonio Di Jorio, e il Museo Sassu, il più grande al mondo dedicato al maestro sardo-milanese, con oltre trecento opere originali.

A trenta chilometri c’è Lanciano, il capoluogo storico di un territorio conosciuto come Frentania: straordinaria città d’arte, è famosa in tutto il mondo per il suo Miracolo Eucaristico, venerato nella chiesa di San Francesco. Molto belle anche la cattedrale della Madonna del Ponte e la chiesa di Santa Maria Maggiore, che custodisce al suo interno una croce processionale di Nicola da Guardiagrele in argento sbalzato. Se amate l’arte, non potete non fare una visita al Museo Diocesano, con dipinti, statue ed arazzi di inestimabile valore.

Da Lanciano alla costa il passo è breve: il litorale chietino è noto anche come Costa dei Trabocchi, per quelle splendide macchine da pesca disseminate da Francavilla a Vasto, diventate ristorantini di charme, che intervallano calette e spiaggette bagnate da acqua azzurrissima. Da non perdere, in particolare, l’abbazia romanica di San Giovanni in Venere a Fossacesia, con lo sguardo che spazia su tutta la costa in un colpo d’occhio di una bellezza ineguagliabile.

Se da Tornareccio si va verso l’interno, la natura domina incontrastata: il Lago di Bomba, con le sue attrazioni paesaggistiche, le sue escursioni e le tante attività sportive, rappresenta una tappa imperdibile, insieme ai due centri di Bomba, da cui il bacino artificiale prende il nome, e Colledimezzo, nella cui chiesa parrocchiale è conservato il dipinto “Madonna col Bambino, San Francesco d’Assisi e il committente” di Tanzio da Varallo. Non lontano da quest’ultimo c’è Villa Santa Maria, nota Patria dei Cuochi, in forza di una tradizione millenaria di chef e berrette bianche che si sono fatti conoscere in tutto il mondo.